Webcam
it
  • Come arrivare
  • Uffici turistici
  • Numeri utili
  • Negozi e servizi
  • Alto Adige Guest Pass
  • Storie e racconti
Webcam
it

Tutt’uno con natura e terreno

Intervista a Luca Pescollderungg, trail runner

Pubblicato il 30.05.2025

Per Luca Pescollderungg il trail running è una sfida costante con sé stesso, un modo per spingersi oltre i propri limiti e affrontare la fatica della corsa. Dedica venti ore a settimana ad allenamenti intensi e dopo aver finito di lavorare alle 17.00, in soli venti minuti è già sui sentieri della sua montagna, a La Villa. Lo fa per il piacere di fermarsi un istante, alzare lo sguardo e lasciarsi incantare dalle montagne imponenti, dal paesaggio delle valli e, naturalmente, dai metri di dislivello appena conquistati. Il suo è uno stile di allenamento spartano, guidato da una profonda connessione con la natura e il territorio.

Luca è un atleta per pura passione ma compete a livello professionale partecipando da otto a dodici gare all’anno. A differenza di molti atleti d’élite, non ha seguito un percorso in una squadra giovanile. Come tanti in Alta Badia, ha iniziato con lo sci club, ha giocato a calcio e si è dedicato al bodybuilding, fino a scoprire gli sport di resistenza. Oggi è campione mondiale di Spartan Ultra Race, campione europeo della disciplina e vincitore di numerose Sky Race e trail run.

Solo chi possiede resistenza, abilità e forza può definirsi un vero atleta Spartan. Le Spartan Races, infatti, sono gare estreme con un susseguirsi di ostacoli, salite ripide e prove di resistenza che mettono alla prova il fisico e la mente, richiedendo una preparazione che unisce quella di un guerriero ninja, Reinhold Messner e Schwarzenegger. Luca ha trovato il perfetto equilibrio tra forza e resistenza, costruendo la sua base atletica su entrambi gli aspetti. In questa intervista racconta cosa lo affascina degli sport di resistenza e come la sua terra, l’Alta Badia, abbia acceso in lui questa passione.

Parlaci di te: chi è Luca Pescollderungg? Quali sono le tue passioni e i tuoi hobby?

Mi chiamo Luca Pescollderungg, sono nato nel 1991 e lavoro per la Cooperativa turistica dell'Alta Badia. Oltre al mio lavoro, le Spartan Race e il trail running sono la mia grande passione. Amo la montagna, la corsa e, in generale, tutti gli sport di resistenza. Ascolto molta musica, soprattutto hard rock e metal, ma a volte anche qualcosa di più rilassante, come il country o le canzoni d’amore.

Essere cresciuto a La Villa e in Alta Badia ha influenzato il tuo percorso?

Assolutamente sì, e ne sono felice. Amo la montagna e qui viviamo in un paradiso per gli sport outdoor. Fin da piccolo ho avuto l’opportunità di andare in montagna e in bicicletta. È stata una fortuna, ma ho avuto anche un grande aiuto da parte dei miei genitori, che mi hanno sempre supportato nello sport. Ho avuto modo di reinventarmi più volte: dallo sci club al calcio, poi il bodybuilding per un paio d’anni, fino ad arrivare alle Spartan Race e al trail running.

Cosa ti affascina degli sport di resistenza alpina? È sempre stata una passione?

No, ho iniziato verso i 22-23 anni. Mi affascina la sofferenza della corsa in salita: all'inizio, quando non si è ancora ben allenati, non è una bella sensazione. Ora invece per me è diventata una vera dipendenza. È un mix perfetto di fatica e natura: correre lassù in montagna, voltarsi ogni tanto, guardare giù. Il legame con la montagna è palpabile, sei un tutt'uno con ciò che ti circonda. Spingere oltre il limite e arrivare in cima: una sensazione indescrivibile...

Come ti sei avvicinato al trail running e alla Spartan Race?

Giocavo a calcio in Premier League, ma a causa di problemi alle ginocchia ho smesso e ho iniziato ad allenare la forza muscolare. Lavorando già nel parco naturale, mi occupavo della manutenzione dei sentieri e volevo trascorrere più tempo all’aperto. Così ho iniziato con le camminate veloci in salita, aumentando gradualmente la resistenza e la massa muscolare. Circa otto anni fa, un collega mi ha parlato della Spartan Race: mi sono iscritto alla categoria open per divertimento e da allora è diventata la mia passione. Questo sport richiede tutto: forza, abilità e resistenza. Amo le lunghe distanze con molto dislivello, sono il mio punto di forza.

Quali sono le sfide più grandi in questo sport?

Bisogna sempre porsi nuovi obiettivi. Finora ha funzionato bene, ma senza stimoli non avrebbe senso continuare, perché richiede enormi sacrifici. Lavoro quaranta ore a settimana e mi alleno venti: il tempo per altro è davvero poco.

Hai una montagna o un sentiero preferito in Alta Badia?

La mia montagna preferita è proprio vicino casa: la Gherdenacia, verso il rifugio Gardenacia. Mi alleno lì ogni due o tre giorni, ma a volte ci vado anche nel fine settimana per divertirmi con gli amici.

Infine, un consiglio: cosa non bisogna perdersi in Alta Badia?

Se amate gli sport all’aria aperta, questo è il posto perfetto. Ma c’è anche molto altro: con la Cooperativa turistica dell'Alta Badia organizziamo eventi tutto l’anno. Quello che non mi perderei mai in Alta Badia è uno dei momenti clou dell'estate nel mio paese, dove partecipano tutti: il 15 agosto c'è sempre una sfilata a La Villa seguita da una grande festa nel centro del paese. In inverno, invece, consiglio un’esperienza unica: la degustazione di vini sul lago di Sompunt, direttamente sul ghiaccio. I sommelier servono il vino sui pattini, sicuramente qualcosa di indimenticabile.

Ludwig Mehler è appassionato della sottocultura alpina e della costruzione di comunità, insieme alla sua passione personale per la montagna e gli sport di resistenza. Originario di Bayreuth, vive attualmente a Bolzano, dove studia Comunicazione e studi culturali. Tra le altre cose, scrive per franzmagazine e lavora per franzLAB.

L' Alta Badia ha molto da raccontare
La lingua ladina

Un patrimonio culturale

Verena Spechtenhauser
SMACH

Cultura secondo Natura

Maria Quinz
La Croda Rossa

Leggende da leggere

Karl Felix Wolff
Illustrazione Silvia Baccanti
Le ricette non esistono

Lenta, resistente, antica: la cucina ladina

Martina Liverani
Colori, astrazioni, legami

Un racconto fotografico sull’Alta Badia, parole e foto di Omar Sartor

Omar Sartor
La bella estate

Breve storia del turismo estivo

Anna Quinz
Loading