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Colori, astrazioni, legami

Un racconto fotografico sull’Alta Badia, parole e foto di Omar Sartor

Pubblicato il 30.05.2025

Da piccolo ho sempre pensato che per quanto potessi crescere avrei sempre guardato le montagne dal basso verso l’alto. Nel tempo ho poi compreso che la natura di quella riflessione non era fisica bensì reverenziale. La montagna, di fatto, rimane tutt’ora un luogo estremo che richiede, conoscenza, educazione, sensibilità e tenacia. La relazione da tenere con la montagna è sofisticata. Serve consapevolezza di sé stessi e dello spirito dei luoghi. Serve saper ascoltare.

Credo che, ad oggi, solo nei luoghi estremi, come la montagna, si possa notare in maniera più evidente la forma della relazione tra uomo e natura. 

Questa serie di fotografie ha l’obiettivo di portare in luce la delicatezza con la quale gli abitanti dell’Alta Badia hanno trovato il modo di relazionarsi al proprio territorio. È un racconto che parla attraverso forma, colore, astrazione e semplicità. Spesso gli elementi risultano decontestualizzati per meglio apprezzarne l’entità. La serie di scatti muta passando da un linguaggio quasi cartolinesco ad uno astratto con l’intento di vedere il paesaggio oltre il luogo comune. Le montagne che circondano la valle non sono solo paesaggio, ma una presenza viva e potente. E gli abitanti lo sanno bene. L'Alta Badia è anche un racconto di sostenibilità, di un equilibrio delicato tra la modernità che sfiora le vette e la tradizione che affonda radici profondissime.

I segni antropici necessari sposano il paesaggio con rara sapienza, divenendo quasi naturalmente una nuova parte di esso. Proprio per questo, peraltro, ho voluto strutturare parte del racconto a dittici. Mi sono concentrato anche molto sull’utilizzo del colore per farlo diventare linguaggio visivo inconscio. Volevo trasmettere le stesse sensazioni provate ma su un ulteriore livello di lettura. Sensazioni che parlano di un ritorno alla bellezza semplice e profonda di un mondo che non chiede nulla se non di essere ascoltato.

La ricerca fotografica di Omar Sartor si concentra sui paesaggi naturali e antropici, sulle loro relazioni e sugli elementi che li definiscono. Questi elementi vengono spesso ricomposti con immagini still life per ricostruire il mondo di segni che caratterizza un luogo. Accanto alla dimensione creativa e di ricerca, che lo porta spesso a esporre in gallerie internazionali, Omar ha anche un lato professionale che si muove tra moda e design, collaborando con marchi come Valentino, Poliform e Jil Sander. Pubblica regolarmente su riviste come Living, l'Officiel Hommes, Sirene Journal, Travel +, Abitare, D La Repubblica e altre.

L' Alta Badia ha molto da raccontare
La lingua ladina

Un patrimonio culturale

Verena Spechtenhauser
SMACH

Cultura secondo Natura

Maria Quinz
La Croda Rossa

Leggende da leggere

Karl Felix Wolff
Illustrazione Silvia Baccanti
Le ricette non esistono

Lenta, resistente, antica: la cucina ladina

Martina Liverani
La bella estate

Breve storia del turismo estivo

Anna Quinz
Tutt’uno con natura e terreno

Intervista a Luca Pescollderungg, trail runner

Ludwig Mehler
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