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Alta Via delle Dolomiti n. 1

Dal lago di Braies in Alto Adige a Belluno nel Veneto

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L’Alta Via delle Dolomiti che dal lago di Braies in Alto Adige porta a Belluno nel Veneto è definita come la “classica” essendo la prima delle 10 Alte Vie delle Dolomiti ad essere rilevata e descritta.
Il percorso a tappe conduce l’escursionista lungo i gruppi delle Dolomiti orientali, da nord a sud. Durante l’intera escursione, con un profilo altimetrico tra i 1500-2800 metri, si gode di una vista spettacolare su alcune delle vette più imponenti delle Dolomiti come ad esempio: il massiccio del Santa Croce, le Tofane, il ghiacciaio della Marmolada, il Monte Civetta ed il Monte Pelmo.

Alcune tappe di questa escursione plurigiornaliera presentano dei dislivelli fino a 1000 metri con diverse ore di camminata (alcune tappe superano le 6 ore di camminata effettiva), spesso in salita.

L’escursione plurigiornaliera non presenta particolari difficoltà tecniche, è tuttavia consigliata ad escursionisti in buone condizioni atletiche e con passo sicuro.

L'Alta Via delle Dolomiti n. 1 in breve

  • Lunghezza: 130 km ca.
  • Dislivello totale in salita: 8.000 m
  • Dislivello totale in discesa: 10.170 m
  • Durata media: 10 - 13 giorni
  • Difficoltà: medio - facile
  • Periodo ideale: da metà giugno a settembre

Tappe consigliate

Tappe

Giorno da - a Tempi Descrizione
1 Lago di Braies - rifugio Biella 3,5 h Dal lago di Braies si sale un dolce pendio e quindi un tratto più ripido verso il canalone detto “Buco del Giavo” fino alla forcella Croda del Becco da dove si scende al rifugio Biella.
2 Rifiugio Biella - rifugio Fanes 4 ,5 - 5 h Facile tappa su altipiani e stradine sterrate. Dal rifugio Biella si scende al rifugio Sennes ed a Pederü per risalire nuovamente all’alpe di Fanes ed all’omonimo rifugio.
3 Rifugio Fanes Hütte - rifugio Lagazuoi 5 h Salita al lago di Limo ed agevole camminata su falsopiano attraversando il verde pianoro di Fanes Grande fino alla forcella da Lago. Si prosegue su un ripido ghiaione fino al lago Lagazuoi (Lech de Lagació) per proseguire fino al rifugio Lagazuoi per la sosta.
4 Rifugio Lagazuoi - rifugio Cinque Torri 5 h Dal rifugio Lagazuoi si scende al passo Falzarego per continuare con una bella camminata attraverso prati. Si sale quindi su ghiaione fino alla forcella Averau e dopo avere girato attorno alla montagna si scende al rifugio Cinque Torri.
5 Rifugio Cinque Torri - rifugio Croda da Lago 3 h Una tappa leggera e panoramica attraverso la Val del Boite.
6 Rifugio Croda da Lago - rifugio Passo Staulanza 3,5 h Tappa con tratti attraverso dolci i prati e salite su ghiaioni e attraverso selle.
7 Rifugio passo Staulanza - rifugio Tissi 4 - 4,5 h Si inizia con una leggera salita fino alla Forcella di Alleghe per continuare poi con una salita più impegnativa fino al Monte Coldai ed all’omonimo rifugio. Da qui, su ghiaione, si sale alla Forcella di Col Negro per intraprendere una non troppo faticosa discesa nella valle del Civetta e risalire al rifugio Tissi.
8 Rifugio Tissi - rifugio Carestiato 5,5 - 6 h La tappa inizia con una camminata lunga ma facile ai piedi del Monte Civetta e con una discesa a serpentina, fino al rifugio Vazzoler, dove si può visitare il giardino botanico. Si continua in falsopiano attraverso boschi e su ghiaioni alle pendici della Moiazza. Segue un breve tratto di corda fissa fino alla forcella Col dell'Orso e nuovamente un saliscendi per i prati fino alla Forcella del Camp. Dopo un breve tratto di ghiaione si arriva al rifugio Carestiato.
9 Rifugio Carestiato - rifugio Sommariva Pramperét 5 - 6 h Dal rifugio Carestiato un si cammina in quota fino al Passo Duran per proseguire lungo la strada del passo in direzione sud. Seguire quindi il sentiero che sulla sinistra sale attraverso il bosco e fino alla forcella Moschesin – il sentiero è esposto ma ben segnalato. Da qui si attraversa il versante nord con prati e boschi di pini fino al rifugio Sommariva al Pramperét.
10 Rifugio Sommariva Pramperét - rifugio Pian de Fontana 3 - 3,5 h Dal rifugio Sommariva al Pramperét si attraversa a est il Pra de la Vedova, per prendere il primo sentiero sulla sinistra che sale i dossi fra i mughi fino al pascolo del Piazedèl e continuare, sempre in salita su tratti ghiaiosi, valli e nevai fino alla Forcella dei Van de Città. Dalla forcella si scende per pascoli, lastroni e verdi valloni fino al rifugio Pian de Fontana.
11 Rifugio Pian de Fontana - rifugio 7° Alpini 7 - 8 h Questa tappa è abbastanza impegnativa e prevede anche una via ferrata, la via ferrata "Marmol". La via, valutata di media difficoltà, è piuttosto lunga. Sono pertanto necessarie una buona condizione fisica, e una certa pratica nell’arrampicata (fino al livello II). L’itinerario è sconsigliato se si soffre di vertigini.
12 Rifugio 7° Alpini - Belluno 4 - 4,5 L'ultima tappa è di nuovo più semplice. Si inizia prima con una discesa lungo il torrente Ardo che inizia piuttosto ripida per diventare man mano sempre più dolce. L’avventura termina con una passeggiata attraverso pittoreschi villaggi fino a Belluno.